Trama: i membri di una famiglia vengono prima spiati attraverso telecamere nascoste, poi attaccati da un gruppo di killer mascherati.
Uh, la noia. Invece di inventare qualcosa di nuovo da scrivere su Keep Watching potrei fare come i realizzatori della pellicola e rimandarvi ai link di tutti gli home invasion recensiti sul blog, tanto il film di Sean Carter è un compendio floscio di tutti i cliché possibili ed immaginabili, con un'aggravante in più: della famiglia protagonista non frega una benemerita mazza a nessuno, tanto i suoi membri sono delle figurette monodimensionali. Lo sceneggiatore non si impegna nemmeno a farci empatizzare anche solo con UNO dei personaggi e, quel che è peggio, per dar loro un po' di spessore (nemmeno a tutti), vengono appioppati a caso problemi esistenziali o economici che poco o nulla influiranno sulla trama: banalmente, a che mi serve sapere che il padre è indebitato fino al collo se poi gli "invasori" non sono dei killer mandati da eventuali strozzini? Le scene da drama queen della protagonista, con tanto di "invasori" che insistono sulla morte prematura della madre, come se quest'ultima avesse a che fare con il loro arrivo (spoiler: non è così), a cosa mirano visto che il suo atteggiamento non riesce né ad esacerbare la tensione casalinga né si intreccia in qualche modo alla natura della minaccia? Boh. Stendo un velo pietoso sul resto dei personaggi, nominalmente "moglie giovane", "figlio minore" e "zio simpatico/drogato", perché la sceneggiatura non va oltre le mere etichette che gli ho affibbiato. Perlomeno i killer hanno del mordente? Nì. L'idea di un programma dove le famiglie vengono spiate da miriadi di telecamere e uccise in diretta streaming, per quanto derivativa, è carina e il colpo di scena finale sarebbe anche simpatico, il problema è che con un titolo come "keep watching" devi trovare dei modi per farmi venir voglia di continuare, effettivamente, a guardare. Invece, dopo 5 minuti uno avrebbe già voglia di spegnere la tv, tanto quei loschi figuri mascherati hanno il medesimo carisma dei manichini (anzi, no. Dei manichini sarebbero per me agghiaccianti).
Ulteriore aggravante è lo stile che si rifà al found footage/mockumentary/video in presa diretta. Una volta piazzate le telecamere in ogni dove, allo spettatore viene offerta la possibilità di infilarsi quasi persino nel cassetto della biancheria delle vittime, e i punti di vista si moltiplicano, tra soggettive involontarie, immagini caleidoscopiche, tremolii assortiti, prospettive distorte: peccato che non ci sia una sola inquadratura che non faccia venire voglia di chiudere gli occhi per il fastidio oppure addormentarsi per il tedio di assistere a scene immerse in una penombra perenne. Un goccino di sangue, perlomeno? Ma figuriamoci, gli omicidi vengono opportunamente tagliati prima che giunga il momento clou oppure non prevedono dispendio di liquido rosso. Eh ma che noia, ribadisco, altro che Keep Watching. Al limite, potrebbero continuare a watchare gli spettatori maschili, visto che per aiutarli a rimanere svegli Bella Thorne è quasi sempre in mutande o shorts come già accadeva in quell'altra schifezza di Amityville - Il risveglio (si metta agli atti che Bella Thorne, per quanto insistano ad infilarla in queste produzioni thriller/horror, è una delle scream queen peggiori di sempre), mentre invece chi sperava di vedere Carl Grimes venire brutalmente pestato o seviziato potrebbe ricevere un'altra brutta notizia. Non posso nemmeno consigliarvi di recuperare la penultima stagione di The Walking Dead per vedergli fare la fine che merita, visto che, parlando di noia, la soap opera con occasionali zombi batte Keep Watching 20 a 0. Ma lo stesso non è un motivo per cercare e guardare questo tediosissimo filmetto.
Di Bella Thorne (Jamie) e Leigh Whannell (Matt) ho già parlato ai rispettivi link.
Sean Carter è il regista della pellicola, al suo primo lungometraggio. Americano, ha 42 anni e ha lavorato soprattutto come montatore, produttore, attore e sceneggiatore.
Chandler Riggs interpreta DJ. Meglio conosciuto come il CaVVll di The Walking Dead, il ragazzo ha partecipato a film come Mercy e doppiato un episodio di Robot Chicken. Ha 20 anni e un film in uscita.
Ioan Gruffudd interpreta Carl Mitchell. Inglese, lo ricordo per film come Wilde, Titanic, I Fantastici 4, I Fantastici 4 e Silver Surfer, Come ammazzare il capo... e vivere felici, inoltre ha partecipato a serie quali Ringer, Glee e lavorato come doppiatore in American Dad! e I Griffin. Ha 46 anni e un film in uscita.
Se Keep Watching vi fosse piaciuto recuperate You're Next, The Strangers, The Strangers: Prey at Night e il primo La notte del giudizio. ENJOY!
Hai citato TWD e concordo con il tuo giudizio. L'ultima serie non l'ho proprio più guardata. In precedenza l'episodio con l'entrata in scena di Negan sembrava aver portato un po'di adrenalina e invece... sempre più giù a picco
RispondiEliminaIo ho smesso poche puntate dopo la morte di Glenn e Abraham. La noia l'ha fatta da padrone, preferisco continuare a seguire la serie a fumetti.
EliminaAnch'io ho abbandonato TWD poco dopo la morte di Glenn, era diventata una noia mortale! Questo mi manca, ma penso continuerà a farlo XD Grazie!
RispondiEliminaEvitalo, evitalo in serenità XD
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