Buona sera a tutti quelli che sono arrivati qui dopo l'ottimo antipasto servito da Arwen. Il titolo da me scelto come secondo appuntamento della Notte Horror odierna è una sorta di nomen omen, visto il caldo devastante che mi ha annullato le funzioni vitali: Dovevi essere morta (Deadly Friend), diretto nel 1986 dal regista Wes Craven e tratto dal romanzo Friend di Diana Henstell.
Trama: Paul è un ragazzo geniale che, dopo essersi trasferito in una casa nuova con la madre e il robot da lui creato, BB, fa amicizia con Samantha, la quale è costretta a subire le sevizie di un padre violento. Tra i due ragazzi nasce un tenero sentimento, ma la tragedia è dietro l'angolo...
Per me, Dovevi essere morta nasce prima come collage di scene truci raccontate dagli amici più grandi, intorno ai primissimi anni '90, e solo in seguito come film, quando ho cominciato a registrare tutto quello che veniva programmato su Notte Horror. Forse è per questo motivo, o forse perché la sequenza in questione è davvero impressionante, che ho marchiata a fuoco nel cervello, da anni, la fine ingloriosa della maledetta Elvira per mano di pallone da basket (una roba che continua a mettermi ansia, tanto che ho avuto difficoltà a dormire anche a 41 anni suonati, ché provateci voi a farlo tenendo il lenzuolo sulla testa perché "non è che ho paura di Samantha, naah!, avevo solo voglia di fare una sauna!"); in generale, comunque, Dovevi essere morta mi aveva fatto così paura, in quella scena e durante il terrificante finale, che per esorcizzare il tutto avevo anche inciso su cassetta la "BB song" che si sente durante i titoli di coda. Pensate com'ero scema: la sentivo iniziare, mi ca*avo in mano, e mandavo avanti il nastro, soprattutto se ero sola in casa. Nonostante questa "passione", è passato tantissimo tempo dall'ultima volta che ho visto Dovevi essere morta e, con l'arrivo di internet, non solo hanno cominciato a comparirmi sotto gli occhi articoli sempre meno lusinghieri sul film in questione ma ho avuto anche la fortuna di leggere Friend, che ha delle atmosfere talmente cupe, tristi e rivoltanti, oltre a dei personaggi più che tridimensionali, da lasciarmi a mia volta perplessa sulla bontà dell'operazione di Craven (il romanzo, per la cronaca, lo trovate sul Kindle Store a UN euro, ma è solo in lingua inglese: continuo a ripetere quello che ho scritto QUI, mi offro di tradurlo, spargete la voce a qualche editore illuminato e coronate il mio sogno di lavorare come traduttrice, grazie!).
In effetti, visto oggi, con quel minimo di senso critico che a 14/15 anni mi mancava, Dovevi essere morta è un pasticcio. Craven e lo sceneggiatore Bruce Joel Rubin erano partiti con l'idea di realizzare un thriller PG-rated con elementi sci-fi e sovrannaturali, imperniato sì sulla macabra storia d'amore tra Paul e Sam, ma soprattutto sulla natura estremamente negativa di quegli adulti che avrebbero dovuto amarli e proteggerli. Di questa visione, oltre alla presenza di BB e alla resurrezione di Sam, in Dovevi essere morta è rimasta solo la cattiveria del padre di Sam e della vecchia Elvira (nel libro la madre di Paul non è in grado di amarlo anche se vorrebbe, nel film abbiamo a che fare con una donna clueless ma comprensiva), mentre il sentimento totalizzante tra Paul e Sam, che nella storia originale raggiunge i livelli di un'ossessione a causa dell'orribile solitudine che provano entrambi i protagonisti, si è affievolito fino a diventare una tenera amicizia ulteriormente distrutta da un montaggio che l'ha ridotta a pochi momenti spezzettati. Tutte le parti gore presenti nel film, che in seguito sono state a loro volta tagliate e ridotte per ottenere un R rating, sono state volute dai produttori dopo avere scoperto la fama di violento regista horror di Wes Craven, con sommo scorno del nostro che, per una volta, voleva fare un film senza maniaci, senza sangue, senza sogni terrificanti; cosa ancora più "divertente", quel finale che da ragazzina mi aveva terrorizzata è stato appiccicato con lo sputo dall'allora presidente della Warner Bros., e fa a pugni con tutto ciò che viene mostrato in precedenza sul legame che avrebbe dovuto intercorrere tra Sam e Paul.
Il risultato di questo delirio di tagli e rimaneggiamenti è che, fondamentalmente, allo spettatore arriva a non fregare nulla né di Sam né di Paul, soprattutto quando il rapporto tra i due diventa quello tra padrone perplesso e cagnolino disobbediente, e purtroppo ciò che premeva a Craven è stato ridotto ad una noiosa appendice tra un'omicidio e l'altro. Lo stesso robot BB (o, se preferite, Johnny 5 di Corto Circuito, film che adesso ho una voglia matta di riguardare) è mal sfruttato, nella misura in cui la reazione di Paul alla sua dipartita, dopo trenta secondi di disperazione assoluta, pare quasi di menefreghismo che scompare giusto nel momento in cui al ragazzo serve l'aiuto di Tom per tentare di salvare Sam; non a caso, prima della scomparsa di BB il film somiglia parecchio, salvo l'incubo imposto di Sam, all'idea originale del regista, dopodiché si comincia la rincorsa all'horror fine a se stesso e del legame tra personaggi non importa più nulla a nessuno, importano solo le tre sequenze in cui le vittime subiscono una morte orribile (per quanto giusta, almeno le prime due) e il tripudio di effetti speciali splatter che risultano ottimi ancora oggi. Personalmente, non mi è dispiaciuta nemmeno l'interpretazione dell'allora esordiente Kristy Swanson, che spicca su un cast non proprio brillantissimo o memorabile; nonostante il trucco che si potrebbe definire indegno di un brutto cosplay di zombi, le sue movenze robotiche sono inquietanti e lo stesso vale per lo sguardo vuoto e feroce che rifila ai malcapitati bersagli della sua inevitabile vendetta. Insomma, non parliamo del film più bello di Craven, anzi, diciamo che Dovevi essere morta è uno dei suoi passi falsi peggiori, ma con tutto il bagaglio di ricordi che il film si porta dietro non posso volergli male al 100%, anche perché altrimenti rischierei di dovermela vedere con Samantha!
Del regista Wes Craven ho già parlato QUI mentre Anne Ramsey, che interpreta Elvira, la trovate QUA.
Kristy Swanson interpreta Samantha. Americana, la ricordo per film come Hot Shots!, Buffy l'ammazza vampiri, Sesso e fuga con l'ostaggio e serie quali Alfred Hitchcock presenta, Genitori in blue jeans e CSI: Miami. Anche produttrice, ha 53 anni.
Matthew Labyorteaux, che interpreta Paul, si è in seguito dato al doppiaggio di cartoni animati e videogiochi e, a proposito di doppiaggio, la voce di Charles Fleischer accomuna il robot BB a Roger Rabbit! ENJOY!
Se volete continuare la Notte Horror nelle prossime settimane, di seguito trovate i link ai post di chi ha partecipato prima di me e il Bannerone col resto degli appuntamenti!
La Bara Volante - American Mary (se siete curiosi, ne ho parlato anch'io QUI)
Il Zinefilo - Darkman (se siete curiosi, ne ho parlato anch'io QUI)
Ma dai, sei venuta giù nel weekend più fresco delle ultime settimane!! :D
RispondiEliminaScusa il commento poco significativo, ma il film non l'ho visto... :D comunque prendo nota
Eh ma ho scritto il post qualche giorno prima, basandomi sulla devastante maccaia ligure! :D
EliminaCraven non può mai mancare, anche perché, nelle Notti Horror, cerco sempre di parlare dei film che effettivamente guardavo all'epoca in cui questo contenitore televisivo significava ancora qualcosa. A parte tutto, ormai la visione di Craven è andata perduta, ma chissà che, tra i vari remake, qualcuno un giorno non decida di prendere il bel romanzo della Henstell e riportarlo su schermo come merita...
RispondiEliminaAlquanto bizzarro ma godibile. Sufficienza di larga manica ad un film stile anni '80 paradossalmente anche simpatico dopo essere delirantemente trucido. Fantastica la scena della palla :D
RispondiEliminaLa scena della palla sarà anche stata imposta ma rimane nel cervello. Per il resto, non riesco a volergli troppo male!
EliminaW la Notte Horror, e W Craven, anche se non nella sua forma migliore! Questo devo recuperarlo, quindi ti ringrazio per la segnalazione (e per averci messo in guardia sulla qualità non esattamente eccelsa del prodotto finale)!
RispondiEliminaPurtroppo bisogna essere obiettivi, anche perché questo non è un film "di Craven", quanto un pasticcio creato in studio.
EliminaArrivo tardi ma scopro con gran sorpresa un'altra "vittima" dell'innegabile fascino di questo splendido inciampo: ho registrato il film da videoteca all'incirca all'età di 16 anni (nel mio caso, 1990), e subito dopo la canzone dei titoli finali l'ho registrata su musicassetta, quindi come vedi abbiamo un'esperienza comune ^_^
RispondiEliminaMi possono elencare tutti i difetti che vogliono, è tutto giusto ma l'horror è anche cuore e pancia, e una volta conquistati quelli non si torna più indietro. All'epoca non avevo mai visto film horror, grazie a Dylan Dog iniziavo a farmi una cultura e ignoravo chi fosse Craven: mi intrigava il titolo, me lo sono visto, l'ho subito amato ed è rimasto lì, nel cuore. Per lo più c'era il ragazzo che vedevo in TV con "I ragazzi del computer" :-P
La scena del pallone da basket è immediatamente entrata nel mio pantheon dell'horror, così come Kristy Swanson si è conquistata uno spazio nel mio cuore che ancora gli è di diritto, infatti sul mio blog ho sempre un occhio di riguardo per i suoi film più recenti, sia quando dà la caccia a squali giganti sia quando fa la matrigna arcigna ^_^
Con quello che è considerato un errore nella sua carriera, ho conosciuto Wes Craven, mi sono innamorato dell'horror, ho ancora nella mia raccolta il BB's theme e seguo ancora la carriera della Swanson: ad avercene mille di "film sbagliati" come questo ;-)
P.S.
Dove si firma per farti tradurre il romanzo originale??? Poi però tocca a "Monkey Shines", da cui il film sbagliato di Romero :-P
Ahahah mi sento meno sola nella follia. Non so, la "BB Song" ha qualcosa di talmente inquietante che non si può ignorare. E comunque, quando un film, per quanto imperfetto, diventa fonte di bei ricordi, non può essere una pellicola da condannare.
EliminaPer il romanzo... creiamo una petizione on line! Traduco quello che volete, sarebbe il mio sogno!!
Qualcuno mi spiega esattamente da dove deriva l'ansia di guardare un pallone che frantuma quello che è palesemente un vaso di terracotta?
RispondiEliminaIl titolo però è azzeccatissimo per la notte horror! Perfetta comunione tra horror e tresciume!
EliminaSecondo me è l'imprinting del terrore provato da ragazzina, che continuo a non rinnegare!
EliminaForse eri troppo grande e smaliziato quando l'hai visto :-P
RispondiEliminaIo non sapevo neanche cosa volesse dire "film horror", gli unici effetti speciali che conoscevo erano quelli di Spielberg: una ragazza risorta che frantuma la testa di una vecchia per me, imberbe sedicenne, è stata una grande emozione ;-)
Se l'avessi visto anni dopo forse non mi sarebbe piaciuto, ma il fascino della Swanson avrebbe fatto lo stesso breccia nel mio cuoricino.
Sì, secondo me fa molto l'età in cui si guardano certe cose. Poi ovviamente l'affetto resta!
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