Finalmente. Finalmente sono riuscita a riguardare La famiglia Addams 2 (Addams Family Values), uno dei miei film preferiti di sempre, diretto nel 1993 dal regista Barry Sonnenfeld.
Trama: la famiglia Addams si ingrandisce grazie all'arrivo del piccolo Pubert. A causa dell'odio dei due fratelli, Mercoledì e Pugsley, i genitori decidono di procurarsi una babysitter e la scelta ricade su Debbie, affascinante bionda che tuttavia mira al patrimonio dello zio Fester...
Esiste un film di cui conosco le battute a memoria? Sì, ragazzi, ed è La famiglia Addams 2. Che poteva essere una copia carbone del primo film e in parte lo è anche (il ballo, splendido, di Morticia e Gomez, la discesa nella disperazione di quest'ultimo per colpa del fratello Fester, le sequenze dedicate alle performance di Mano) ma, in realtà, racchiude due anime meravigliose che lo portano a svettare anni luce sopra l'originale. E' brutto dire che il piccolo Pubert, il nuovo nato degli Addams, è tanto carino quanto inutile, un mero escamotage per costringere gli Addams ad avere bisogno di una babysitter, ma è la verità: le cose che più contano all'interno de La famiglia Addams 2 sono il Campo Chippewa e, soprattutto, la stupefacente Debbie, esempio di come i personaggi secondari siano talmente ben scritti e caratterizzati da non temere il confronto con i titolari storici, partoriti dalla fantasia di Charles Addams. Partiamo dal campo Chippewa e lasciamo il meglio come dessert. Il campo Chippewa, con i suoi partecipanti tutti biondissimi e wasp, è l'estensione perfetta di quella recita da incubo mostrata nel primo La famiglia Addams, e rende di fatto la caustica Mercoledì una dei protagonisti più interessanti della pellicola, soprattutto quando la ragazzina è costretta a sfoderare tutte le sue arti oscure, la sua intelligenza e la perfidia per contrastare lo strapotere degli esilaranti, stupidissimi "Grangers" e dell'odiosa Amanda, reginetta del campo e futura attrice. Lo stile deliziosamente eccentrico della Famiglia Addams cozza contro l'accozzaglia di luoghi comuni e l'ipocrisia di chi è buono e bravo solo a parole ma in realtà arriva a ghettizzare chi non risponde ai canoni di perfezione imposti da un campo per ricconi, per non parlare poi della farsa tragicomica dello spettacolo a tema "Ringraziamento", pieno di inesattezze storiche e parole offensive mascherate da termini urbani, e l'applauso durante le sequenze di ribellione scatta in automatico.
E mentre Mercoledì e Pugsley hanno il loro bel da fare a riportare coi piedi per terra Gary Granger e i suoi adepti, tentando di sopravvivere al terribile "capanno dell'amicizia", lo zio Fester si innamora della folle Debbie, bionda gold digger (non a caso disseppellisce l'anello di fidanzamento di mammà) e psicopatica all'ultimo stadio. La cosa buffa è che Debbie, come direbbe Mercoledì, è solo maldestra, altrimenti sarebbe un perfetto membro della famiglia Addams, pazza e criminale com'è. Purtroppo per Fester, Debbie ha la stessa mentalità egoista ed elitaria dei partecipanti al campo Chippewa e ciò che vede degli Addams è solo un branco di mostri assurdi, NONOSTANTE l'incredibile tenerezza di un Fester che sbocconcella il pane per condividerlo con lei o si infila lunghissime carote nel naso, durante uno degli appuntamenti più belli della storia del cinema; da par suo, il povero Fester si trasforma in uno zerbino imparruccato color pastello, tra un "biscottino" e gli esilaranti tentativi della novella moglie di ucciderlo, a rischio di condannare l'intera famiglia all'annichilimento. Se dovessero puntarmi una pistola alla testa e chiedermi quale sia il ruolo migliore di Joan Cusack, da cinèfila dovrei dire Cheryl Lang (ma non vedo lo splendido Arlington Road da più di dieci anni, quindi...) ma il mio cuore palpita per Debbie, nemmeno fossi lo Zio Fester. Le smorfiette dell'attrice, i flash di rozzissima follia (ah, ma lei era una Barbie ballerina. Piena di grazia!), l'atteggiamento da first lady presidenziale e la danza al ritmo di Macho Man sono semplicemente meravigliosi e io non posso non amarla. E sì, questo alla fine non era un post normale ma solo un modo per mettere finalmente nero su bianco la mia adorazione perenne per La famiglia Addams 2, alla faccia della sciatteria degli anni '90!
Del regista Barry Sonnenfeld, che interpreta anche Mr.Glicker, ho già parlato QUI. Di Anjelica Huston (Morticia Addams), Raul Julia (Gomez Addams), Christopher Lloyd (Zio Fester), Joan Cusack (Debbie Jellinsky), Christina Ricci (Mercoledì Addams), Carol Kane (Nonna), Carel Struycken (Lurch), David Krumholtz (Joel Glicker), Dana Ivey (Margaret Addams), Peter MacNicol (Gary Granger), Christine Baranski (Becky Martin-Granger), Mercedes McNab (Amanda), Nathan Lane (poliziotto) e Cynthia Nixon (Heather) ho parlato ai rispettivi link.
Se il film vi fosse piaciuto, ovviamente, recuperate La famiglia Addams. ENJOY!
Alla pari del primo, la giusta continuazione, e poi sarò sempre grato alla Famiglia Addams di averci fatto conoscere Christina Ricci ;)
RispondiEliminaMolto ma molto più bello, almeno a parer mio.
EliminaE Christina Ricci l'avevamo già conosciuta in Sirene, dai! :D
Questo secondo capitolo mi è piaciuto di meno, Debbie Jellinsky non sono mai riuscito a sopportarla. Sicuramente più interessanti le parentesi con i piccoli Adams, sopratutto per la parte del campeggio.
RispondiEliminaAnatema!!! Parli con una che di Debbie ha fatto la sua ragione di vita... e siamo tantissimi, occhio! :P
EliminaA casa mia, le vhs dei film di Sonnenfeld giravano con una rotazione molto alta. Oltretutto questi sono gli Addams che mi hanno cresciuto!
RispondiEliminaSono quelli che hanno cresciuta anche me, nonostante qualche volta abbia beccato in TV quelli in bianco e nero o a cartoni. Ma a nessuno ho mai voluto bene quanto a questi!
EliminaHo adorato questo secondo film sugli Addams.
RispondiEliminaCristina Ricci è stata impeccabile dando spessore al personaggio di Mercoledì.
Assolutamente. E' l'incarnazione che preferisco degli Addams!
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