venerdì 22 dicembre 2023

Dark Harvest (2023)

L'avevo perso sotto Halloween ma, siccome è disponibile su Prime Video, ho recuperato Dark Harvest, diretto dal regista David Slade e tratto dal romanzo omonimo di Norman Partridge.


Trama: in un piccolo paesino rurale americano degli anni '60, ogni notte di Halloween, gli adolescenti maschi del luogo sono costretti a cacciare ed uccidere una creatura chiamata Sawtooth Jack, pena l'abbattersi di pesanti calamità sulla cittadina...


Era qualche anno che non mi capitava di vedere un horror a tema Halloween e Dark Harvest avrebbe tutte le potenzialità per diventare un classico del genere, ma anche un po' di difetti che hanno reso faticosa la visione, almeno per quanto mi riguarda. L'idea di fondo è molto interessante. Ambientato in una cittadina dell'America rurale (di quelle incredibilmente plausibili per fungere da ricettacolo di qualche strano culto), Dark Harvest ha come fulcro la maledizione che la colpisce tutti gli anni ad Halloween, quando lo spettrale Sawtooth Jack esce dai campi e cerca di raggiungere la chiesa del paese; gli adolescenti del luogo, dopo tre giorni di privazioni, si riversano nelle strade per cacciarlo e ucciderlo, rischiando peraltro di fare la stessa fine, e il premio per il vincitore sono soldi, una casa nella zona ricca della città in cui far vivere la famiglia e, soprattutto, un'automobile di lusso con cui andarsene a cercare fortuna nel mondo. Il bello del film è che non offre troppe spiegazioni e inizia in medias res, con giusto qualche reminiscenza del fallimento di una caccia in tempi precedenti, seguita da terribili ma non specificate conseguenze per l'intera cittadina, quindi si ha l'illusione di un luogo surreale e sospeso nel tempo, dove viene accettato come normale un evento sovrannaturale che si ripropone annualmente. Ci si chiede come possano le persone condurre una vita normale nell'attesa della fatidica notte, e in effetti la trama si concentra sui dubbi esistenziali di Richie, il cui fratello ha vinto la "gara" dell'anno precedente ed è quindi riuscito ad uscire da una cittadina che, altrimenti, costringe gli abitanti a rimanere segregati all'interno dei confini. Le azioni e, soprattutto, le domande di Richie diventano il sassolino in grado di inceppare il "perfetto" meccanismo della caccia a Sawtooth Jack, dopodiché dipende dalla scafatezza dello spettatore riuscire a sgamare il plot twist prima della sua rivelazione, oppure farsi viaggi mentali shyamalani come la sottoscritta, che nell'attesa ho viaggiato così tanto con la mente da farmi un pisolo prima del più bello.


Infatti, non so neppure dirvi il perché, ho trovato buona parte di Dark Harvest lento e pesantino. Sawtooth Jack è bellissimo, un incubo uscito da una fiaba crudele, e la parte della caccia è scritta e diretta in modo assai coinvolgente, zeppa di momenti gore e sequenze che esplicitano la disperazione di ragazzi terrorizzati e fomentati attraverso improvvisi scoppi di folle violenza o spaventose morti solitarie, ma arrivare a questa parte del film richiede molta pazienza. Bisogna infatti perdersi in un "campo di granturco" fatto di adolescenti scoglionati e musoni, picchi di razzismo fastidiosi, adulti talmente antipatici che verrebbe voglia di prenderli a schiaffi, prima che arrivi Sawtooth Jack a dare una scrollata a tutti, e sul finale qualcosa manca, come se ci fosse materiale per almeno altri dieci film ma lasciato lì a stagnare. Peccato, perché l'atmosfera da incubo, con l'arancione e il nero a farla da padrone nella fotografia, e l'angst lasciato libero di scorrere a fiumi come se Dark Harvest fosse la versione adolescenziale e fiabesca de La notte del giudizio non sono affatto male; magari sarebbe servito anche un cast più centrato, ché la maggior parte degli attori mi ha lasciata tra il freddo e il perplesso, soprattutto per quanto riguarda lo sceriffo di Luke Kirby, al cui confronto Nicolas Cage è un modello di interpretazioni trattenute e misurate. Ciò nonostante, non mi sento di sconsigliare Dark Harvest, perché è comunque dotato di un fascino tutto particolare che potrebbe riscaldarvi durante la spooky season del prossimo anno, quindi cercate di non dimenticarvelo!


Del regista David Slade ho già parlato QUIEzra Buzzington (il contadino), Jeremy Davies (Dan Shepard), Elizabeth Reaser (Donna Shepard) e Mark Boone Junior (Ralph Jarrett) li trovate invece ai rispettivi link.

4 commenti:

  1. Boh... Una grossa occasione mancata. Mi aspettavo qualcosa di più da Slade, ma uno script così e un budget risicato lo castrano.
    Peccato perché gli episodi di razzismo che citi e il machismo ostentato da tutti offrivano materiale molto attuale.
    Sono curioso di leggere il libro.

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    1. Considera che a me non ha mai fatto impazzire neanche 30 giorni di buio, quindi partivo con aspettative ridotte al minimo. Per il libro sono curiosissima anche io!

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  2. Cara Bolla, Buon Natale e Buone Feste! 🎅

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    1. In ritardissimo, ma buon Natale e buone feste anche a te!!

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