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martedì 31 dicembre 2019

Bolla's Top 5: Best of 2019

Ed eccoci arrivati alle Top 5, divise in horror e "generali". Il mio genere preferito, l'horror, non è in salute: di più. Il 2019 ci ha infatti regalato film piacevolissimi (tra l'altro molto attesi) come Suspiria, Midsommar, It - Capitolo II e La bambola assassina, e gioiellini inaspettati come L'angelo del male e Finché morte non ci separi. Ho tenuto fuori i film visti nei festival ma tenete d'occhio titoli come Tous les dieux du ciel, Zombie on Sale, The Lodge (uscirà il 16 gennaio) e El Hoyo, inoltre sono rimasti fuori per un pelo titoli interessantissimi e pregevoli come Lords of Chaos, The Hole in the Ground, Eli e The Nest. Speriamo che anche il 2020 ci dia delle gioie! ENJOY!

5. Wounds
Primo dei due horror Neflixiani in classifica. Complesso e particolare, questa discesa nel marciume dell'animo di un uomo qualsiasi mi ha inquietata oltre ogni dire.


4. The Perfection
La bellezza Netflix che non ti aspetti: violentissimo, dalla struttura particolare e anche bello a livello di colonna sonora.


3. The Lighthouse
Arriva in volata e non so nemmeno se riuscirò a recensirlo a breve ma basta dire che Eggers ha girato un'altra bomba, capace di riconciliarmi una volta per tutte con Robert Pattinson e terrorizzarmi alla sola idea di vedere Willem Dafoe. Speriamo esca prestissimo in Italia.


2. Doctor Sleep
Ha spodestato It - Parte II dalla classifica e ha riconfermato il mio amore per Flanagan, ponendosi come giusto omaggio sia a King che a Kubrick. E poi, a Rebecca Ferguson, cosa vuoi dire?


1. Noi
Altro regista che va come un treno è ovviamente Jordan Peele. Noi mi è piaciuto ancor più di Scappa - Get Out e ha delle immagini e una colonna sonora indimenticabili oltre a una grandissima attrice protagonista.


E passiamo ora alla cinquina dei film "generici", dominata da nomi giganteschi. Il mio amore eterno per Tarantino e, soprattutto, Scorsese si è riconfermato ma non avevo dubbi. Rimangono fuori per un pelissimo film adorati come Vice - L'uomo nell'ombra, Dragged Across Concrete e Mademoiselle e seguono poco distanti Il traditore e Joker, tutti inseriti in un'ideale Top 10. Menzione speciale a Why don't you just die? e Mientras dure la guerra, visti rispettivamente al ToHorror e al Torino Film Fest mentre a livello "multisala" vincono i meno "impegnati" ma deliziosi Copia originale e Rocketman e nei blockbuster è impossibile non citare Avengers: Endgame e Detective Pikachu.

5. The Nightingale
Potevo metterlo negli horror, perché è pieno di situazioni al limite, ma siccome è soprattutto la storia di due persone che superano la reciproca diffidenza per capirsi ed aiutarsi e più della paura o del disgusto è rimasta la commozione, ecco che il quinto posto diventa automaticamente suo.


4. Parasite
Lotta di classe in salsa coreana, imprevedibile e assurdo (ma oh, quanto realistico!) dall'inizio alla fine.


3. La favorita
Elegante e volgarissimo, come una parolaccia detta in francese, questa tragicommedia in costume conferma la cattiveria e la bravura di Lanthimos.


2. C'era una volta a Hollywood
La dichiarazione d'amore di Quentin a Hollywood, un film che andrebbe rivisto mille e una volta per poterlo apprezzare ogni volta di più.


1. The Irishman
Il film che ha ucciso gli utenti Netflix e fatto commuovere gli amanti di Scorsese e dei suoi gangster, il canto del cigno più bello dell'anno e la riconferma che il cineasta italoamericano sarà sempre al primo posto nel mio cuore, assieme al meraviglioso Joe Pesci.








mercoledì 30 gennaio 2019

La favorita (2018)

Approfittando di una miracolosa uscita savonese, lunedì sono corsa a vedere La favorita (The Favourite), diretto nel 2018 dal regista Yorgos Lanthimos e candidato a dieci Oscar: Miglior Sceneggiatura, Miglior Scenografia, Migliori Costumi, Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Attrice Protagonista (Olivia Colman), Miglior Attrice Non Protagonista (Emma Stone e Rachel Weisz), Miglior Fotografia e Miglior Montaggio.


Trama: alla corte della regina Anna d'Inghilterra, due cugine lottano per il potere, coinvolgendo le sorti di un'intera nazione.


Sinceramente non so da che parte cominciare a parlare de La Favorita. Il cinèfilo medio dell'internet direbbe che non posso neanche provarci, poiché non ho visto Kinetta e Kynodontas, ma posso inalberarmi con lo stesso scazzo inglese di Rachel Weisz e dire "chissenefrega", andando per la mia strada con lieta ignoranza. La favorita è l'esaltante scontro tra primedonne, una lotta al potere che ha come epicentro una donna tanto ambita e potente quanto fragile e pittima, la morbida, grassissima, floscia regina Anna, che esercita i suoi diritti di sovrana su una grottesca corte del 1700. Le due contendenti sono Lady Sarah Marlborough, arrogante consigliera ad amante della regina, e l'apparentemente innocente Abigail, ex dama caduta in disgrazia e accolta a corte proprio dalla cugina Sarah. Lo scontro tra le due diventa specchio della lotta tra Whig e Tory per il controllo di una regina incapace di decidere da sola e conseguentemente per le sorti degli abitanti della nazione, fiaccati da una lunga guerra contro la Francia che, nelle intenzioni della favorita Sarah, è indispensabile a dare lustro al nome del marito, con sommo scorno della controparte Tory. Cinico e pessimista, nel raccontare questo scontro Lanthimos si affida ad una sceneggiatura non sua che tuttavia rispecchia le sue convinzioni; non c'è infatti un solo personaggio, all'interno de La Favorita, che affronti i propri sentimenti di petto, in maniera sincera, almeno fino a che non è troppo tardi, e tutti hanno un secondo se non un terzo fine, persi in un intrico di complotti tesi all'autodistruzione. Si ride parecchio guardando La favorita, è vero. Anna è indubbiamente un personaggio caricaturale, gli scambi di battute tra i protagonisti sono il trionfo del wit inglese e della cattiveria gratuita, le smorfie di Emma Stone sono da antologia così come gli schiaffi che da e riceve in egual misura, ma di fondo c'è un disgusto estremo per il marciume nascosto in bella vista all'interno del Palazzo Reale, tra ciccioni colpiti da pomodori e le gambe putrescenti di una sovrana affetta da gotta, specchio delle passioni oscure che agitano cortigiani, ministri e semplici servi; il riso si trasforma quindi spesso in amarezza, in un senso di disagio dato dal fatto di non riuscire a provare empatia o pietà per nessuno dei personaggi coinvolti. All'inizio è inevitabile parteggiare per Abigail, la povera, innocente dama decaduta e vessata dalla cugina stronza, poi si comincia a pensare che, in fondo, la ragazza non è tanto diversa da Sarah, anzi, è persino peggio, e si arriva a sperare che la prima favorita la rivolti come un calzino; infine, la stessa Anna è degna sia di pietà per la sua condizione di pupazzo manipolato, sia di disprezzo per il modo in cui continua testardamente a nascondersi nella sua presunta debolezza, godendo dell'esclusività delle attenzioni altrui con un egoismo senza pari.


In questi personaggi grandi e difficili, le tre attrici ci sguazzano e mai come lunedì ho pianto per non aver potuto godere de La favorita in lingua originale, anche se il doppiaggio mi è sembrato valido. Olivia Colman è semplicemente mostruosa, non c'è altro modo di definirla, in senso positivo e negativo. La sua regina Anna muove a tenerezza e disgusto per il suo essere un grottesco involucro di carne decadente con le emozioni di una bambina, e tanto intriga il suo legame con Sarah quanto mette i brividi quello con Abigail; la scena finale, ulteriore esempio di un montaggio magistrale, con le immagini dello sguardo vuoto di Anna e Sarah che si sovrappongono a quelle dei coniglietti tanto amati dalla sovrana, mi ha fatto tornare in mente le ultime parole di Superheroes (And crawling, on the planet's face/ Some insects, called the human race/Lost in time and lost in space and meaning), causandomi una pelle d'oca non da poco. Tra le due favorite, invece, non saprei davvero chi scegliere. Sia Emma Stone che Rachel Weisz sono meravigliose, entrambe a modo loro. La Stone è grottesca per buona parte del tempo, un "mostro buono giusto per spaventare i bambini", persa tra innocenza, ambiguità, raffinatezza e la grazia di un ronzino, una creatura dalle mille facce capace di spiazzare lo spettatore di continuo; la Weisz, di contro, è algida e malvagia, una nobildonna perfetta che rivela dentro di sé un'inaspettato cuore tenero e la grazia di chi, nonostante la lingua di un portuale, sa perdere con una classe e un aplomb invidiabili. Ah, e il mio topolotto Nicholas Hoult nei panni del ministro inglese effemminato e malvagio è adorabile. Ma la cosa più bella de La favorita, come se non fosse già intrigante e bellissimo di suo, è la fotografia di Robbie Ryan, che sfrutta al 90% la luce naturale data dal sole e dalle candele, un po' come accadeva nell'adorato Barry Lyndon di Kubrick, e che rende l'incredibile location di Hatfield House ancora più suggestiva. Alla fine di questa girandola di intrighi, emozioni, dialoghi al fulmicotone resi ancora più stranianti da una colonna sonora inquietante e dal frequente ricorso di Lanthimos al fisheye, alle carrellate sui corridoi e al montaggio alternato, si rimane con la voglia di ricominciare tutto da capo, per godere di un Cinema sicuramente barocco e "strano" ma incredibilmente soddisfacente. Finalmente ho un film per cui tifare all'Oscar, pur sapendo che non vincerà mai nulla.


Del regista Yorgos Lanthimos ho già parlato QUI. Olivia Colman (Regina Anna), Rachel Weisz (Sarah), Emma Stone (Abigail) e Nicholas Hoult (Harley) li trovate invece ai rispettivi link.

Mark Gatiss interpreta Lord Marlborough. Inglese, ha partecipato a film come Shaun of the Dead, Victor: La storia segreta del dottor Frankenstein, Il traditore tipo e a serie quali Little Britain, Sherlock, Il trono di spade e Doctor Who; inoltre ha lavorato come doppiatore in Wallace & Gromit - La maledizione del coniglio mannaro. Anche sceneggiatore, produttore e regista, ha 53 anni.


Joe Alwin, che interpreta Masham, era anche nel cast di Maria, regina di Scozia. Kate Winslet era stata scritturata per il ruolo di Sarah ma alla fine ha rinunciato al film. Detto questo, se La favorita vi fosse piaciuto, recuperate Eva contro Eva. ENJOY!


giovedì 24 gennaio 2019

(Gio)WE, Bolla! del 24/1/2019

Buon giovedì a tutti! Due giorni fa sono state fatte le nomination per gli Oscar 2019 e oggi la distribuzione italica risponde cominciando a sfoderare i grossi calibri (ovviamente Se la strada potesse parlare, tra i candidati, non è pervenuto a Savona. Speriamo prossimamente) ... ENJOY!

La favorita
Reazione a caldo: Waaaaah *__*
Bolla, rifletti!: Già che abbiano messo in programmazione l'ultimo film di Lanthimos, considerate tutte le nomination ricevute e gli apprezzamenti di chi lo ha già visto, è fonte di gioia enorme. Se in più pensate che non vedo l'ora di guardarlo già da quando sono incappata nel primo trailer, capirete come scalpiti dalla voglia di correre al cinema!!

Creed II
Reazione a caldo: Eeh...
Bolla, rifletti!: Avevo recuperato Creed - Nato per combattere perché Stallone era stato candidato all'Oscar e non me n'ero affatto pentita. Quest'anno, niente nomination ma mi si dice che il prosieguo della storia sia bellissimo e commovente. Chissà se riuscirò ad andare a vedere anche questo, vista la settimana devastante che mi aspetta?

Ricomincio da me
Reazione a caldo: E vabbé.
Bolla, rifletti!: Dopo due filmoni poteva mancare la ciofeca per bilanciare? Jennifer Lopez torna sugli schermi nel ruolo di donna che fa carriera con un falso curriculum, una sorta di Una donna in carriera dei giorni nostri, e io tranquillamente passo oltre.

Compromessi sposi
Reazione a caldo: Meh.
Bolla, rifletti!: Dopo due filmoni E una ciofeca USA,  poteva mancare la ciofeca italiana giusto per non rimanere indietro? Ecco a voi il solito scontro tra stereotipi del nord e stereotipi del sud nell'anno del signore 2019, con un po' di romanticismo che non guasta mai. Vade retro.

Al cinema d'élite si rimembra invece la giornata della memoria.

L'uomo dal cuore di ferro
Reazione a caldo: Hm!
Bolla, rifletti!: Storia dell'attentato ad Heydrich, colui che ha architettato la terribile "soluzione finale", con un grandissimo cast. Sembra interessante ma questa settimana ho altre priorità.

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